IN MEZZO ALLA NATURA
La salita al Rifugio Pio XI Vallelunga
Le vie che portano al rifugio
La già affascinante e panoramica escursione al Rifugio Pio XI lungo la via normale, è ora arricchita dello stupendo e istruttivo sentiero didattico sul ghiacciaio Vallelunga allestito nel 2007.
Salita per il sentiero n.2
Dal parcheggio a Melago 1915m in fondo alla valle si sale lungo la stradina per circa mezz'ora in direzione della Malga di Melago. Poco prima della malga al ponticello, prendiamo il ben segnalato sentiero n.2 che ben presto si inerpica in buona salita per diverse serpentine. Poi, superato il limite del bosco, lo stupendo sentiero panoramico si fa più dolce e conduce sempre in direzione est al rifugio.
Tempo di salita: 2 ore.
Salita per il sentiero 3b
Dal parcheggio a Melago 1915m seguiamo per un breve tratto la stradina in direzione Malga di Melago (come sopra), poi, al primo ponticello prendiamo il sentierino n. 3b che si inerpica in serpentine abbastanza ripide fino allo stupendo punto panoramico con la croce 2094m. Poi il sentiero si fa più dolce e si prosegue costeggiando il pendio fino ad arrivare al bivio alla Schafberghütte (baita delle pecore) 2354m. Proseguendo sempre nella stessa direzione il sentiero poi confluisce nel sentiero n.2, la via normale, che porta direttamente al rifugio.
Salita per il sentiero didattico Vallelunga
Breve premessa: Consigliamo di fare questa escursione ad anello salendo al rifugio per il sentiero didattico e discesa per il sentiero normale n.2 o anche n.3a.
Tempo di salita: 2,5 ore
Discesa: Per il sentiero n.2 o 3b. Vedi descrizione.
Dislivello: ben 600m
Salita: Dal parcheggio a Melago 1925m in fondo alla valle una stradina pianeggiante ci porta alla Malga di Melago 1970m. Proprio di fronte alla malga c'è la prima tavola informativa del sentiero didattico. D'ora in poi seguiremo il sentiero ben tracciato con apposito logo (vedi immagini) in direzione est. Avanti per i pascoli dell'alpeggio, passando per la stazione a valle della teleferica del rifugio, arriviamo al rado bosco di larici e pini cembri dove incontriamo una tavola all'ombra delle conifere con le impressionanti informazioni: "Morena terminale del 1830. Al termine dell'era di avanzamento dei ghiacciai, attorno al 1830/31 il ghiacciaio della Vallelunga arrivava fin qui..." Un'informazione sorprendente e preoccupante al contempo sull'inarrestabile regresso dei questo ghiacciaio che nel frattempo si è ritirato per chilometri!
Avanti in lieve salita in direzione est arriviamo alle ampie radure appena sotto il limite del bosco da dove intravediamo i lucenti pendii dei ghiacciai del Barba d'Orso e della Cima della Fontana (Freibrunner Sp.). Dalla tavola a ridosso di un masso, il sentiero sale verso sinistra su un dosso morenico liberatosi dal ghiaccio circa 120 anni fa. Un bel posto soleggiato e panoramico, dove le panchine e i tavoli ci invitano ad un primo riposo. A due passi c'è una tavola che ci descrive il larice con i suoi affascinanti anelli che ci svelano la sua età. Il sentiero ora si inerpica fra gli ultimi alberelli, salendo poi per la evidente cresta appuntita della morena laterale. Al bivio troviamo due tavole che ci danno informazioni sul proseguio del sentiero e sull'imponente morena. Non seguiamo in nessun caso il sentiero che sale (nero) e che è riservato agli alpinisti esperti ed attrezzati, ma scendiamo un po' verso sinistra e giungiamo al ponticello che ci porta sull'altro versante del rumoreggiante Rio Carlino. Proseguendo sempre in direzione est giungiamo ai grandi massi marrone scuro levigati dal ghiaccio per millenni che aggiriamo sulla sinistra salendo sotto delle affascinanti formazioni moreniche. Di lì a poco giungiamo al punto più a est del percorso ai piedi della Vedretta di Vallelunga dove si apre uno stupendo panorama verso le seraccate del ghiacciao del Gepatschferner (Austria), la cima di Vallelunga e gli irti pendii della Palla Bianca e del Barba d'Orso! Qui il sentiero volta verso nordovest e dopo poco raggiungiamo il Rifugio Pio XI con il suo stupendo panorama sui ghiacciai. Un bel rinforzo qui ce lo siamo ben meritati!